Angelika : C'era una bambina che viveva su un'isola. Stare con gli adulti l'annoiava e poi, le facevano paura.Si accompagnava volentieri ai cormorani, ai gabbiani, ai conigli selvatici.

Aveva scoperto una piccola spiaggia lontana dal paese. Il mare era trasparente e la sabbia rosa. Voleva bene a quel posto. La natura aveva dei colori così belli! Niente faceva rumore.
Andava via quando il sole se ne andava.

Una mattina sul mare spuntò un veliero.Le barche che passavano di là erano diverse generalmente. Questo era un vero veliero, di quelli che hanno attraversato i mari e le tempeste di tutto il mondo ed anche, chissà, fuori dal mondo. Visto da lontano faceva uno splendido effetto. Da vicino, invece, diventava misterioso. A bordo non si vedeva nessuno. Restò fermo per poco, poi, cominciò a virare e si allontanò silenziosamente come era venuto.

La bambina era abituata alle stranezze degli uomini e non si stupì. Delusa, fece ritorno a nuoto verso la costa. Ancora in acqua, fu sorpresa nell’udire una voce proveniente dalle rocce. Intonava una melodia mai udita che le provocava una gioia inaspettata. Si accorse di non aver mai scorto prima la costa in quella luce incantata del tramonto. Le rocce, ora, parevano fatte di vera carne.

La misteriosa voce si rivelò un canto di indescrivibile dolcezza. Scavava dentro i sensi della bambina affioranti memorie di un antico, mitico paradiso al quale solo la sua bellissima Citera pareva essere sopravvissuta. Al contempo, la voce pervadeva ogni insenatura, ogni interstizio tra i sassi sempre più dotati di un’anima propria.

Un mistero va bene ma due sono troppi!Chi cantava? La spiaggia era vuota come sempre, eppure la voce era lì.
Vicina, poi, lontana.

Le parve che venisse proprio dal mare.

La favola di Michelangelo Antonioni è raccontata da Monica Vitti nel film Deserto Rosso